Colombo-Cortes

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Rachele Colombo e Miranda Cortes si conoscevano di nome, l’una stimava l’attività artistica dell’altra, ma non si erano mai incontrate di persona. E poi è accaduto. Il loro Inevitabile Incontro è fiorito in un lavoro discografico di 16 brani: “ ’NDAR ”. Un lavoro firmato dalla complicità compositiva ed espressiva a 360° delle due artiste nel desiderio di esplorare i “cassetti musicali” di entrambe e dar loro valore. Uno stile personale, unico, difficilmente etichettabile, sintesi di un pluriennale percorso di ricerca e somma di molteplici identità musicali maturate nel tempo (tradizione, avanguardia, rinascimentale, classico, contemporanea, world, jazz), senza dubbio l’espressione della composizione originale d’autore e della forma canzone ad un elevato livello.

CLICCA QUI SOTTO PER ASCOLTARE L'INTERVISTA SU RADIO SVIZZERA RETE DUE condotta da Sergio Albertoni e Valerio Corzani per la trasmissione BABILONIA:
https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/babilonia/Rachele-Colombo-e-Miranda-Cortes-10010117.html

Rachele Colombo e Miranda Cortes a Babilonia

BABILONIA - L'incontro fra Rachele Colombo e Miranda Cortes ha dato vita al disco “Ndar”, fatto di musiche originali composte a quattro mani, in uno spirito di apertura e di amore per le contaminazioni che a noi piace molto. E a voi? Per conoscere meglio queste due frizzanti artiste 👉 www.rsi.ch/g/10010117

Pubblicato da Rete Due su Lunedì 26 febbraio 2018

'NDAR  è una sorta di suite che nasce dall’incontro fra due artiste curiose e complesse che hanno deciso di mescolare i propri percorsi musicali e di scompaginare le carte della musica world mescolandola e contaminandola con ironia con la classica, il jazz, l’etnica, la contemporanea. Artefici di questo repertorio sono la fisarmonica esaltata da un sorprendente utilizzo espressivo del suo armonioso mantice, e il canto per i contenuti di particolare intensità poetica e i suoi variopinti colori linguistici: inserti recitativi in greco antico nel brano Mediterraneus, il latino nel Requiem d’Aqua, la lingua rustica Pavana in Ruzzante tornato dalla guerra, la lingua madre francese per Miranda Cortes, l’italiano e in particolar modo il dialetto veneto per Rachele Colombo, interprete profondamente legata alle proprie radici culturali, la cui carriera artistica ne testimonia la rappresentanza cantautorale nel panorama nazionale.

Alla stregua degli artigiani del Suono, il duo Colombo-Cortes ha affinato un insaziabile desiderio di costruire un piccolo tempio della forma canzone in un grande pathos evocativo, e questo grazie anche alla generosità artistica di numerosi amici musicisti: Gianni Coscia che duetta con la fisarmonica di Miranda Cortes in Aquarium Venitien regalando i suoi fraseggi improvvisativi; Gualtiero Bertelli, in veste di poeta, che recita la sua rabbia per il destino di Venezia; Mauro Palmas e Maurizio Camardi delicate presenze in Vorìa ‘Ndar rispettivamente al liuto cantabile e duduk armeno, Dario Marusic solenne in L’oubli et le papillon nel suono della sopela istriana e del violino, Paola Lombardo con le sue teatrali sperimentazioni vocali in Aspettare L’uscitaMichele Pucci cui si deve la chitarra flamenco ne Il mio paese, Gianluigi Secco poeta e voce recitante nello struggente finale di Paròn perdido.

RACHELE COLOMBO  MIRANDA CORTES duo

RACHELE COLOMBO canto, chitarra, percussioni
MIRANDA CORTES  fisarmonica, canto

 

RACHELE COLOMBO  MIRANDA CORTES 4tet

RACHELE COLOMBO canto, chitarra, percussioni
MIRANDA CORTES fisarmonica, canto

DOMENICO SANTANIELLO contrabbasso, violoncello
ALESSANDRO PIOVAN batteria